domenica 19 dicembre 2010

Adozione di Natale Odino Labrador triste

ODINO E' SEMPRE + MAGRO E IL GELO LO STA METTENDO IN GINOCCHIO... è uno splendido labrador maschio di circa 7 anni, anche lui approdato non si sa come in un canile PRIVATO delle Marche dove c'è poca visibilità e possibilità di adozione. Per Odino la reclusione in canile è cominciata  all'età di 3 mesi. Immaginate un cucciolo di labrador in canile...all'età di 7 anni si trova ancora recluso. Regaliamogli un po' di libertà prima che sia tardi...
ADOTTIAMO CANI ADULTI DEI CANILI, sono più bisognosi dei cuccioli e vi saranno grati per il resto della loro vita!
 Per adozione:

3335451716 vdisabatino@alice.it,
 massimo.maderi@teletu.it

 3357023654
catherine.grellet@tin.it
mhoolt@yahoo.it

 orietta 3392935921
 oriettabenelliorietta@libero.it

domenica 5 dicembre 2010

Animali: arriva tessera sanitaria digitale per Fido e Micio

Roma, 1 dic. (Adnkronos Salute) - Avere sempre a portata di mano i dati sanitari del proprio animale da compagnia, da consultare specialmente in caso di emergenza o di spostamenti frequenti, quando il veterinario di fiducia non è presente. E' una delle novità rese possibili dalla tessera sanitaria informatizzata per cani, gatti e altri 'pet', che debutta oggi in Italia grazie alla collaborazione fra veterinari, proprietari e ministero della Salute, che patrocina l'iniziativa presentata oggi a Roma proprio a lungotevere Ripa.
I proprietari potranno richiedere la tessera individuale dei loro animali registrandosi al sito www.amicopets.it. Basteranno pochi secondi per la creazione di un account al quale farà seguito la consegna a domicilio della 'AmicoPets Card'. Tessera alla mano, il proprietario potrà navigare sul portale www.amicopets.it per approfondire nozioni di base sull'accudimento del proprio animale e soprattutto potrà recarsi dal medico veterinario di fiducia per associare alla 'AmicoPets Card' il data base personalizzato dei dati anagrafici, clinici e sanitari relativi al proprio pet. In una parola, a ogni tessera, per un costo annuale di 28 euro, corrisponderà una cartella clinica digitale, un documento creato, aggiornato e modificato in tempo reale dal medico veterinario curante a ogni visita.
Le posizioni sanitarie individuali censite nel data base di AmicoPets concorreranno alla creazione di una banca dati nazionale di dati anagrafici, epidemiologici, clinici e statistici della popolazione animale presente nelle case degli italiani. Un vero e proprio monitoraggio epidemiologico, rilevante per la sanità pubblica del Paese, che motiva il patrocinio del ministero della Salute all'iniziativa. Il progetto ha riscosso anche il patrocinio della Federazione nazionale Ordini veterinari italiani (Fnovi).
"Oggi, grazie al portale 'AmicoPets' - ha detto il presidente senior dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), Carlo Scotti - abbiamo iniziato a costruire quella rete di strutture veterinarie, che immaginiamo come tanti presidi sanitari della salute animale. È una rete reale e virtuale, territoriale e informatizzata, che permette connessioni di tempo e di spazio con i nostri pazienti e con i nostri clienti impensabili nell'era pre-informatizzata".
"Crediamo che la rete delle strutture veterinarie private, 6.700 capillarmente distribuite su tutto il territorio nazionale fra studi, ambulatori, ospedali e cliniche autorizzate - prosegue - possa unirsi al sistema pubblico per garantire agli animali da compagnia di proprietà un tetto minimo di prestazioni di prevenzione veterinaria, fondamentali per la salute animale e per la salute pubblica".
La registrazione dell'animale nel portale 'AmicoPets' favorisce infine il ritrovamento in caso di smarrimento. Comunicando il codice tessera (che nel caso degli animali identificati corrisponde al codice del microchip) al call center 800 97 86 88 sarà possibile segnalare lo smarrimento e dare avvio, attraverso la banca dati di 'AmicoPets', alle operazioni utili a favorire il ricongiungimento con il legittimo proprietario.

sabato 4 dicembre 2010

PETIZIONE PER UNA MODIFICA DELLA LEGGE SULLA VIVISEZIONE

04.12.2010
PETIZIONE PER UNA MODIFICA DELLA LEGGE SULLA VIVISEZIONE
“La nazione che per prima abolirà la vivisezione sarà ciò che fu per il mondo l’Italia del Rinascimento. E perché non ancora una volta l’Italia?”  Professor Pietro Croce, anatomopatologo
L’8 settembre scorso il Parlamento Europeo, dopo due anni di dibattito e un’infinità di correzioni, ha purtroppo votato il testo della nuova Direttiva Europea n. 63/2010 in materia di sperimentazione animale che andrà a modificare l’attuale Direttiva Europea n.609/86. Tutte le iniziative portate avanti dall’OIPA e da molte altre associazioni animaliste nel corso degli ultimi anni non hanno impedito alla potentissima lobby vivisettoria di indirizzare le scelte politiche per ottenere maggiore libertà e minori restrizioni nel ricorso al modello animale.
Nonostante infatti nei 24 anni intercorsi tra la precedente Direttiva e quella attuale siano cambiate molte cose sia dal punto di vista dell’opinione pubblica, sia in campo scientifico grazie ai progressi dei metodi alternativi alla vivisezione, il nuovo testo ha completamente disatteso le aspettative dei cittadini europei che in un sondaggio si erano espressi contro la sperimentazione sugli animali ed in favore di una loro maggiore difesa. La prima versione del testo proposto dalla Commissione europea nel novembre 2008 conteneva elementi innovativi e migliorativi rispetto al vigente, ma nel corso dei mesi è stato modificato e corretto, trasformandosi in una proposta notevolmente peggiorativa in ottica di tutela e benessere degli animali da laboratorio. Quella emanata a Strasburgo è di fatto una legge a misura di vivisettore che non pone nuovi limiti rilevanti e indebolisce quelli preesistenti. 
Del tutto accantonati i metodi sostitutivi, via libera all'uso di animali in via di estinzione, alla cattura di scimmie allo stato selvatico, alla possibilità di effettuare in deroga procedure che comportano alti e prolungati livelli di dolore, all'uso di cani e gatti randagi (in Italia è comunque vietato dalla Legge 281/91 sul randagismo), all'utilizzo delle cavie per più esperimenti, nonché grande libertà nella creazione di animali transgenici. Passi avanti? Solo formali e ricchi di scappatoie, come l’obbligo di chiedere autorizzazione per eseguire esperimenti in cui la sofferenza risulta moderata, salvo poi stabilire che il vivisettore che non riceverà risposta entro 40 giorni potrà comunque procedere, o  il divieto dell’utilizzo di scimmie antropomorfe, tranne che in casi particolari stabiliti a discrezione del ricercatore.
A partire dal 9 novembre 2010 gli Stati Membri dell’Unione Europea avranno due anni di tempo per recepire la nuova Direttiva e trasformarla in Decreto legislativo, di conseguenza è ancora possibile lottare per cambiare la sorte di migliaia di animali e sensibilizzare l’opinione pubblica. Il recepimento nazionale deve rappresentare la base su cui costruire un profondo cambiamento dello scenario nazionale e internazionale della ricerca scientifica e del riconoscimento della vita umana e animale che deve tenere conto degli enormi progressi scientifici raggiunti e della crescente presa di coscienza dell’opinione pubblica su questa tematica.
Per evidenti ragioni economico-politiche e culturali non è al momento possibile proporre un’abolizione totale della vivisezione, tuttavia il percorso per raggiungere questo importante obiettivo passa anche attraverso la proposta di modifiche che renderebbero la Direttiva Europea migliore, sia da un punto di vista della ricerca in senso lato, sia dal punto di vista del benessere degli animali.
A questo scopo l’OIPA lancia una petizione affinché il Parlamento Italiano inasprisca le norme che regolano gli esperimenti, non concedendo deroghe che di fatto rendono nulli i provvedimenti restrittivi.
In particolare verrà chiesto che non ci siano deroghe al:
divieto di utilizzare animali per scopi didattici;
divieto di utilizzo di animali prelevati allo stato selvatico e di animali randagi (quest’ultimo già previsto dall’attuale normativa italiana);
divieto di utilizzare animali in via di estinzione a fini sperimentali;
divieto di riutilizzo dello stesso animale per fini sperimentali;
divieto di utilizzare animali per la ricerca finalizzata alla conservazione della specie.
E che ci sia invece un obbligo all’utilizzo dell’anestesia locale per tutte le procedure sperimentali e che vengano incentivati economicamente e imposti per legge i metodi scientifici sostitutivi che non implichino l’utilizzo di animali.
Verrà inoltre chiesto che le maggiori associazioni animaliste, al momento non menzionate nella Direttiva, siano rappresentate e coinvolte nelle ispezioni ai laboratori di ricerca, nelle commissioni per la valutazione etica al fine di concedere le autorizzazioni a svolgere i progetti di sperimentazione animale, nell’organismo permanente di esame etico e nel comitato nazionale per l’etica e il benessere degli animali.
La petizione proposta dall’OIPA è solo l’atto materiale di quello che dovrebbe essere intrinseco in ogni essere senziente, la consapevolezza di non essere l’unico con il diritto di esistere e che la propria esistenza non può essere considerata migliore o più importante di quella di un’altra specie. L’uomo nel corso della sua vita si è arrogato il diritto di dominare e usufruire a proprio piacimento degli altri animali che popolano questo nostro pianeta, dimenticandosi che in principio siamo nati tutti uguali pur nelle differenze proprie di ogni specie: è ora di ricordarselo!

Firma la petizione on line alla pagina http://www.oipaitalia.com/public/vivisezione/petizione.php

Atto costitutivo - Statuto Associazione ONLUS



Bebi e Kina da cani abbandonati e randagi a cani di casa
 
ATTO COSTITUTIVO DELL’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

“AMICI DEGLI ANIMALI”


Art. 1°

E’ costituita in Recanati l’associazione di volontariato “Amici degli Animali”, con lo scopo della protezione della natura mediante la salvaguardia del mondo animale.

Art. 2°

L’associazione assume la forma giuridica dell’Associazione non riconosciuta ai sensi del Cap. III, titolo II, libro I del Codice Civile.

Art. 3°

L’associazione si ispira alla Legge 11 Agosto 1991 n.266 “Legge quadro sul volontariato” ed alla Legge Regionale 13 Aprile 1995 n. 48 “Disciplina del volontariato”, e non ha fini di lucro, è regolata da norme assicuranti la democraticità della struttura, l’elettività e la gratuità delle cariche associative, nonché la gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti.
        Lo statuto prevede i criteri di ammissione e di esclusione degli aderenti ed i loro obblighi e diritti, nonché l’obbligo di formazione del bilancio, dal quale risulteranno i beni, i contributi ed i lasciti ricevuti e le modalità di approvazione dello stesso da parte dell’assemblea degli aderenti.

Art. 4°

        L’attività di volontariato da parte degli aderenti all’associazione è prestata in modo personale, spontaneo e gratuito senza fini di lucro anche indiretto, ed esclusivamente per fini di solidarietà.
        Lo statuto prevede le modalità ed i limiti delle prestazioni degli aderenti.

Art. 5°

        L’associazione è regolata, oltre che dal presente atto costitutivo, dall’allegato Statuto.

Letto, confermato e sottoscritto

Recanati, 27 Giugno 1997

STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO AMICI DEGLI ANIMALI


DENOMINAZIONE SEDE SCOPO


ART.1 - E’ costituita l’associazione denominata: “AMICI DEGLI ANIMALI”.

ART.2 -  L’Associazione ha sede in Recanati preso il domicilio del Suo Presidente.

ART.3 - L’Associazione ha le finalità di protezione mediante la salvaguardia del mondo animale.
Agisce, quale associazione di volontariato secondo le norme di cui alla legge 11 Agosto 1991 n°  266 – LEGGE QUADRO SUL VOLONTARIATO.
L’Associazione non ha fini di lucro e si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti.
L’Associazione che assume la forma giuridica dell’Associazione non riconosciuta, è costituita ai sensi del capo 3°, Titolo 2°, Libro 1° del Codice Civile.

PATRIMONIO ED ESERCIZI SOCIALI


ART.4 -  Il patrimonio dell’Associazione è costituito :
a)       – dai beni mobili ed immobili che diverranno proprietà dell’Associazione;
b)        - da eventuali fondi di riserva;
c)        – da eventuali rogazioni, donazioni e lasciti.
Le entrate dell’Associazione sono costituite:
a)       – dalle quote sociali annuali, nella misura stabilita dalla Assemblea dei soci;
b)       – dai contributi di chi usufruirà dei servizi dell’Associazione;
c)        – dall’utile derivante da manifestazioni o partecipazioni ad esse;
d)       – da ogni altra entrata che concorra ad incrementare l’attività sociale.

ART.5 -  L’esercizio finanziario si chiude al 31/12 di ogni anno.
Entro il 31 marzo dell’anno successivo alla chiusura dell’esercizio finanziario l’Assemblea dei soci, con la maggioranza di cui all’art.12 del presente statuto, dovrà approvare il bilancio che deve essere redatto dal Consiglio Direttivo e messo a disposizione dei soci quindici giorni prima dell’Assemblea stessa.

SOCI

ART.6 - Sono soci le persone, la cui domanda di ammissione, controfirmata da almeno tre soci,
  verrà accettata dal Consiglio Direttivo con il voto favorevole di due terzi.
I soci si debbono impegnare a prestare la propria attività in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro anche indiretto  ed esclusivamente per fini di solidarietà.
L’aspirante socio deve specificare nelle domanda di ammissione quale attività intende prestare a favore  dell’Associazione.

ART.7 – I soci che non avranno presentato le loro dimissioni entro il 30 novembre di ogni anno sono
 considerati soci per l’anno successivo.

ART.8 – La qualità di socio si perde, oltre che per dimissioni, e per decesso, per decadenza
 dichiarata a maggioranza del Consiglio Direttivo.

ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE


ART.9 – Sono organi dell’ Associazione:

a)       – L’assemblea dei soci;
b)       – Il Consiglio Direttivo;
c)        – Il Presidente.

ASSEMBLEA


ART.10 –L’Assemblea dei soci:

a)       – Elegge il Consiglio Direttivo;
b)       – Approva il bilancio annuale;
c)        – Stabilisce la misura delle quote annuali di partecipazione;
d)       – Delibera le modificazioni del presente statuto;
e)       – Delibera lo scioglimento dell’Associazione e la conseguente devoluzione del suo patrimonio
  ad un’Associazione di Volontariato.

ART.11 – I soci sono convocati in  Assemblea almeno una volta l’anno mediante avviso di convocazione, spedito ai soci con lettera raccomandata A.R. almeno quindici giorni prima di quello fissato per l’adunanza. L’Assemblea dovrà altresì essere convocata su domanda motivata e firmata da almeno un decimo dei soci.

ART.12 – Le deliberazioni dell’Assemblea sono prese a maggioranza di voti e con la presenza di
almeno la metà degli associati. In seconda convocazione la deliberazione è valida qualunque sia il numero degli interventi. Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio ed in quelle che riguardano le loro responsabilità gli amministratori non hanno voto.
Per modificare l’Atto Costitutivo e lo Statuto, occorrono la presenza di almeno tre quarti degli associati ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del suo patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati.

ART.13 – hanno diritto di intervenire all’ assemblea tutti i soci in regola nel pagamento della quota annuale di associazione.
Ciascun socio può farsi rappresentare da altro socio che non sia membro del Consiglio Direttivo.

ART.14 – L’assemblea è presieduta dal Presidente o, in sua assenza dal Vice Presidente, in mancanza di entrambi l’Assemblea nomina il proprio Presidente.
Spetta al Presidente dell’Assemblea constatare la regolarità delle deleghe ed in genere il diritto di intervento all’Assemblea.

AMMINISTRAZIONE


ART.15 – L’Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da sei membri, compreso
 il Presidente, eletti dall’Assemblea degli associati. Essi durano in carica due anni e sono rieleggibili.
Il Consiglio Direttivo:
a)         – nomina il Presidente ed il Vice – Presidente scelto tra i suoi membri;
b)        – decide su tutte le materie che non sono devolute alla competenza dell’Assemblea dei soci.

ART.16 – Le sedute del Consiglio Direttivo sono valide se sono stati convocati tutti i membri.
Il Consiglio Direttivo delibera in unica convocazione, alla presenza di almeno quattro membri ed alla maggioranza assoluta dei presenti. Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente, in sua assenza dal Vice -Presidente, in assenza di entrambi  dal più anziano di età dei presenti.

ART.17 – Decade dalla carica di membro del Consiglio Direttivo chi non vi partecipa, senza giustificato motivo, a tre sedute consecutive.

ART.18 – Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione.

ART.19  - Il Presidente:
a)         – rappresenta a tutti gli effetti, verso i terzi ed in giudizio, l’Associazione;
b)        – presiede l’Assemblea dei soci ed il Consiglio Direttivo;
c)         – adotta in via d’urgenza le delibere che sono di competenza del Consiglio Direttivo, cui spetta la ratifica entro un mese dalla loro adozione pena la decadenza delle stesse.
Il Presidente ed il Vice-Presidente durano in carica due anni e sono rieleggibili.

ART.20 – Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea degli associati, la quale
 provvederà alla nomina di uno o più liquidatori determinandone i poteri e delibererà in ordine alla devoluzione del patrimonio ad una Associazione di Volontariato.

ART.21 – Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente Statuto, valgono le norme di
 legge dettate dal Codice Civile e delle leggi speciali in materia, citate all’art.3 del presente Statuto.---------------------------------------
Recanati lì 27 giugno 1997









I GATTI DEI SOCI DEGLI AMICI DEGLI ANIMALI

Alcuni gatti di Elsa:

 Si chiama Pizzi ma risponde anche al nome di Occhiobello! Ha circa 2 anni abbandonata con i fratellini, nessuno la voleva adottare perchè aveva un occhio infetto e putrefatto, adottato e curato dalla nostra volontaria, di lei dice: " Pizzi è molto simpatica, goicherellona, buona con tutti i cani e gatti, adora bere dal rubinetto che fila l'acqua, è quasi un ossessione! Appena apri il rubinetto eccola che arriva e non riesci neanche a pulirti i denti!"

Tripletta e Artù, uno di loro è "focomelico",(ovviamente Tripletta!), è nato con due zampe anteriori normali, le posteriori no, ad una manca tutto il piede e l'altra zampa ha un piedino a cui mancano alcune dita, ciò nonostante è completamente autonomo, è anche molto curioso ed affettuoso, ama salire sulle braccia e leccarti per ore le guancie (poco piacevole anche perchè i gatti hanno la lingua ruvida), non ha paura dei cani, anzi se gli riesce, cerca di accoccolarsi sul loro ventre mentre dormono.Artù pure è un pò sfortunato, abbandonato de cucciolo,  poi adottato, ha subito una qualche lesione all coda (accidentale?!), nonostante le cure permane una lesione cronica che gli procura fastidio continuamente a volte anche lancinanti dolori, perchè all'improvviso "urla"! e se è in casa chiede con forti miagoli di uscire, sembra matto, poverino!
Una gattina abbandonata, salvata dall'associazione, data in adozione!

Sempre lei!
















Guerchino, salvato dal un cagnolino che li ha trovati dentro al cassonetto dell'immondizia con i suoi fratellini appena nati e gettati via... Hanno sofferto molte malattie, tra cui una forte infezione agli occhi...  Nerina invece è stata abbandonata di fronte al canile di Recanati, con una orecchia tagliata e molto affamata.
Il Guerchino purtroppo è morto nell'estate del 2009

Cattiva notizia i volontari per accedere al canile di Recanati costretti a chiamare i Carabinieri

La presa di posizione dell' Associazione Amici degli Animali O.N.L.U.S.

Recanati 04.12.2010

Ogni cittadino che svolge servizio di volontariato, è portatore di valori e principi universalmente riconosciuti di solidarietà, sostegno, generosità (perché svolge attività e funzioni gratuite), quindi è una persona che in ogni società civile ha il diritto di essere trattata con rispetto e ascoltata, nel senso anche di tenere nella massima considerazione suggerimenti e lamentele riguardo la gestione del bene pubblico. Nel fatto specifico ci sembra assurdo che per accedere in un canile municipale, in orario di pubblica apertura, a un cittadino sia negato l'accesso perché riconosciuto come volontario di un’associazione animalista non convenzionata!!!!???? Questo finora in tutto il mondo, non era mai accaduto è una notizia che può andare in prima pagina nazionale!!! Gentile amministrazione il canile non è un penitenziario non ci vuole nessuna autorizzazione per entrare in orario di apertura, anzi leggi nazionali e regionali riconoscono alle associazioni animaliste registrate nell'albo regionale la funzione di tutela del benessere animale, quindi dove dobbiamo andare per tutelare gli animali??? Forse in altre strutture pubbliche? Indicateci voi quali... mi aspetto che:
l'amministrazione censuri in modo inequivocabile la meschina decisione di chiudere l'accesso al canile alle associazioni di volontariato (presa da chi? Da voi o dal gestore amuba?) e per la prima volta che qualcuno si scusi ....(non ci divertiamo a chiamare e disturbare le forze dell'ordine per queste cose, che comunque ringraziamo per la “vicinanza” e competenza).

Benvenuti nel Blog AMICIdegliAnimali di Recanati

Con questo sito intendiamo comunicare e condividere con voi:
  • Iniziative
  • Suggerire adozioni di animali abbandonati o in pericolo
  • Riflessioni
  • Notizie buone e meno buone!
Che riguardano tutti i nostri Amici Animali, perchè ricordiamoci che non viviamo soli in questa terra! Siamo tutti in relazione ed influenza reciproca!
Cerchiamo quindi di infondere un comune rispetto verso tutte le forme di vita, perchè solo "curando" e sostenendo tutti gli essere più deboli potremo ottenere un futuro migliore e sostenibile per tutti!
Insieme si vince!

Abbiamo tanti gatti e gattini abbandonati in attesa di una casa.....
Se vuoi avere informazioni scivici su questo blog oppure per mai:
amicideglianimali.recanati@yahoo.it